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Green Economy in Italia: luci, ombre e ancora troppo consumo di suolo.




Nel 2023 le emissioni di gas serra sono diminuite del 6% rispetto al 2022, ma nonostante ciò il report contenuto nella Relazione Sullo Stato Della Green Economy, presentato a EcoMondo, fotografa un Paese ancora eccessivamente dipendente dalle fonti fossili, oltre che estremamente esposto al consumo di suolo: è un’Italia delle Green Economy con luci e ombre.


Nello specifico, le emissioni di gas serra hanno registrato un calo di oltre 26 milioni di tonnellate, tra le le maggiori riduzioni registrate nel nostro Paese negli ultimi 35 anni, un trend che ci consentirebbe di raggiungere l’obiettivo -55% nel 2030.


Sul versante energie rinnovabili, la produzione è arrivata al 44% del totale nazionale, con una capacità di 6 GigaWatt: qui per raggiungere gli obiettivi al 2030 servirà però raddoppiare la potenza installata.


Bene per quanto riguarda l’efficientamento energetico di edifici civili e industriali, che ha permesso un calo dei consumi pari al 5,5%.


L’aspetto più preoccupante, forse, riguarda il consumo di suolo e il ruolo che questo gioca nell’adattamento del nostro territorio ai cambiamenti climatici: siamo arrivati a cementificare quasi 20 ettari al giorno, più di 70 km quadrati in un anno.


In agricoltura, buone notizie sul fronte della produzione biologica che arriva a coprire con le proprie coltivazioni quasi il 20% della superficie agricola utilizzata.


Infine, performance da podio per quanto riguarda l’economia circolare e il riciclo: per ogni kg di risorse consumate, l’Italia ha generato 3,6 euro di PIL (superiore del 62% rispetto alla media UE) e ha raggiunto il tasso di riciclo dei rifiuti del 72% (42% i soli rifiuti urbani), prima in Europa.






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