Maggio 2020 è risultato il mese più caldo e a maggior concentrazione di CO2 a livello globale di sempre.
La rilevazione, effettuata dal Copernicus Climate Change Service, fissa a +0,63 gradi centigradi sopra la media l'aumento della temperatura del mese di maggio degli ultimi 40 anni.
A spingere in alto la media hanno contribuito soprattutto le temperature gravemente anomale di Siberia (+ 10 gradi centigradi), Alaska e Antartide.
Sul fronte CO2 invece la concentrazione media ha raggiunto un picco di oltre 417 parti per milione, con un incremento dello 0,6% rispetto al maggio 2019.
Sono dati che devono davvero farci riflettere: nonostante gli sforzi e soprattutto nonostante il lockdown, il principale nemico del clima continua ad aumentare la sua presenza in atmosfera e, di conseguenza, ad alimentare la crescita delle temperature.
E questo aumento determina, come sappiamo, conseguenze irreparabili sul clima e biodiversità.
In tema di biodiversità, guardando alla sola Italia, secondo l’Ispra negli ultimi 30 anni si sono perdute il 28% delle specie valutate di vertebrati: un declino dell’integrità biologica causata esclusivamente dalle attività antropiche.
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale parla chiaro: “Le pressioni correlate ai cambiamenti climatici, alla cementificazione, all'agricoltura e all'allevamento intensivi sono il maggiore driver del rischio di estinzione per le specie di flora e fauna”.
Il messaggio della comunità scientifica mette in guardia: gli obiettivi globali di sostenibilità da realizzare in 2 step nel 2030 e nel 2050 non saranno raggiunti se non saranno drasticamente ridotti i responsabili di uno sviluppo insostenibile.
Come sempre però, anche le nostre singole azioni di ogni giorno sono importanti: quindi, fai la tua parte!
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