QUALI SONO I TIPI DI RIFIUTO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Raccolta differenziata plastica.
Con il riciclo di 1.000 tonnellate di plastica (equivalente alla quantità di plastica consumata in una piccola città) si ottiene il risparmio di circa 3.500 tonnellate di petrolio, l'equivalente dell'energia usata da 15.000 frigoriferi in un anno.
Nel 2023 la raccolta differenziata della plastica è stata pari a 1.160.730 tonnellate (dati CoRePla), corrispondenti a 25 kg per abitante.
Questa buona pratica evita l'immissione di oltre 2 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera. Guarda questo video davvero ben fatto realizzato dal CoRePla.
Raccolta differenziata carta.
Per produrre una tonnellata di carta vergine occorrono 15 alberi, 440.000 litri d'acqua e 7.600 kwh di energia elettrica.
Per produrre invece una tonnellata di carta riciclata bastano 1.800 litri d'acqua e 2.700 kwh di energia elettrica, ma soprattutto nessun albero abbattuto: riciclare la carta contribuisce a contrastare la deforestazione.
Sono state oltre 4,7 milioni le tonnellate di materiale cartaceo raccolte e riciclate in Italia nel 2023, un risultato che porta a superare il 90% del tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici immessi al consumo, ben oltre l'obiettivo dell'85% fissato dall'UE per il 2030. Sio stima che siano però ancora circa 700.000 le tonnellate di carta e cartone che sfuggono al riciclo.
Guarda come funziona il riciclo di carta e cartone in questo breve ma ben fatto video realizzato dal Conai.
Raccolta differenziata vetro.
Nella produzione di vetro "nuovo", per ogni 10% di rottame di vetro inserito nei forni si ottiene un risparmio del 2,55% di energia, equivalente ad oltre 130 litri di petrolio risparmiato per ogni tonnellata di vetro riciclato usato.
Si stima che l'industria vetraria registri ogni anno un risparmio energetico, grazie alla raccolta differenziata, pari a oltre 500.000 tonnellate di petrolio.
In Italia, la filiera del vetro nel 2022 (ultimi dati disponibili CoReVe) ha avviato a riciclo oltre 2.500.000 tonnellate del vetro immesso al consumo, registrando un aumento di oltre il 4% rispetto all'anno precedente e portando il nostro Paese all'80,8% del tasso di riciclo, anche in questo caso ben oltre l'obiettivo UE al 2030 fissato al 75%.
Ogni cittadino ha mediamente avviato a riciclo 42,6 kg di vetro, con una quantità di scarto pari a circa 300.000 tonnellate.
Questo, a causa dell’aumento del vetro perso nel processo di espulsione dei materiali impropri (cristallo, ceramica e altro) effettuato dalle macchine di selezione degli impianti di trattamento: ecco perchè è importante differenziare bene, inserendo nelle campane solo vetro pulito come da indicazioni apposte nei contenitori. Guarda questo bel video realizzato da Coreve.
Raccolta differenziata umido (COMPOSTAGGIO).
Sono 7.250.000 le tonnellate di rifiuto organico (5.460.000 di umido + 1.790.000 di verde/ramaglie) raccolte nel 2022 (ultimo dato disponibile, in calo di 144.000 tonnellate rispetto al 2021). Considerando però anche i fanghi civili, agroindustriali ed altro, il totale arriva a 8.350.000 tonnellate, con un incremento di 55.000 tonnellate rispetto al 2021,
Riciclare il rifiuto umido è molto importante (in 20 anni sono state trattate oltre 70 milioni di tonnellate di scarti organici, pari a a più del doppio dell'intera produzione italiana di tutti i rifiuti urbani in un anno, che sono stati nel 2022 29,1 millioni di tonnellate).
Più del 70% del compost realizzato negli impianti di compostaggio viene impiegato in agricoltura, mentre il restante è trasformato in prodotti per il giardinaggio/florovivaismo e per le opere di recupero paesaggistico: nello specifico, dalla trasformazione del rifiuto in matrice organica, sono state ottenute 1,9 milini di tonnellate di compost e 409 milioni di metri cubi di biogas.
L'utilizzo del compost, oltre a ridurre la quantità di scarti da destinare a discarica o ad incenerimento, consente un minor impiego di fertilizzanti minerali, derivanti da risorse non rinnovabili.
Se hai la fortuna di avere un piccolo orto o giardino, guarda questo bel video realizzato dal Bosco di Ogigia e scopri come puoi avere un compost di qualità.
Raccolta differenziata verde (RAMAGLIE).
Gli scarti provenienti dalla cura delle aree verdi e dei nostri giardini (foglie, erba, residui floreali, ramaglie, potature) costituiscono una parte consistente dei rifiuti prodotti e sono fondamentali per il processo di compostaggio industriale (vedi voce sopra).
Ne sono sufficienti 10 tonnellate per fertilizzare un ettaro di terreno.
Raccolta differenziata metalli (alluminio).
Per ricavare dalla bauxite 1 kg di alluminio nuovo sono necessari 14 kWh, mentre per ricavare 1 kg di alluminio da quello riciclato servono solo 0,7 kWh di energia, pari al 95% in meno dell'energia richiesta; in Italia la bauxite è quasi assente, e questo crea un ulteriore problema, quello della dipendenza per l'importazione dall'estero.
L'alluminio riciclato ha proprietà equivalenti all'alluminio nuovo: quasi il 50% dell'alluminio circolante in Italia è riciclato.
Il 2023 (dati Cial)) ha registrato risultati positivi in linea con gli ultimi anni: sono state recuperate 59.300 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 70,3% dell’immesso nel mercato, una quota che ci pone tra i Paesi in netto anticipo rispetto agli obiettivi UE sia del 2025 (50%) che del 2030 (60%). Guarda questo breve video.
Questi numeri hanno permesso al nostro Paese di evitare l'immissione in atmosfera di quasi 600.000 tonnellate di CO2 e un risparmio ernergetico pari a 220.000 tonnellate equivalenti di petrolio.
Raccolta differenziata RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
Nel primo semestre del 2023 Ecolamp ha gestito in tutta Italia 1.359 tonnellate di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Nello specifico il Consorzio, che dal 2004 si occupa del corretto recupero e riciclo dei RAEE, ha ritirato 633 tonnellate tra piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione e pannelli fotovoltaici giunti a fine vita (raggruppamento R4), e 726 tonnellate di sorgenti luminose esauste (raggruppamento R5).
Riciclare correttamente i nostri vecchi elettrodomestici come frigoriferi, televisioni, compuetr, ecc, è importante: molti prodotti elettrici o elettronici contengono al loro interno materiali assai inquinanti, con effetti gravi sull'Ambiente anche in piccole quantità (piombo, mercurio). Frigoriferi e congelatori (il 50% circa dei RAEE) sono costituiti per lo più da acciaio e plastica ma contengono anche sostanze chiamate clorofluorocarburi (CFC), responsabili dei danni all'ozono atmosferico.
Si stima che ogni frigo contenga in media 250 grammi di CFC vari (freon, poliuretano), oltre all'olio minerale altamente dannoso contenuto nel motore dell'impianto refrigerante. Guarda questo interessante video realizzato da Virgilio Video.
Raccolta differenziata olio vegetale esausto.
In Italia nel 2022 sono state raccolti 80.000 tonnellate di olii vegetali esausti poi avviati a recupero (dati Conoe).
Una volta usato in cucina, l'olio diventa rifiuto altamente inquinante: importantissimi diventano quindi la raccolta e il riciclo dell'olio esausto.
Ogni anno restituiamo all'ambiente , attraverso lo sversamento nella rete pubblica collegata al nostro lavandino, milioni di kg di olio, in gran parte sotto forma di residuo di fritture e quindi ricco di sostanze inquinanti. Ciò costituisce una grave minaccia di inquinamento:
1. per il sottosuolo, perché rende inutilizzabili pozzi di acqua potabile anche molto lontani;
2. per la flora, perché impedisce alle radici delle piante di assorbire le sostanze nutritive;
3. per qualsiasi specchio d'acqua poiché impedisce l'ossigenazione e compromette gravemente la vita di flora fauna;
4. per i depuratori, perché ne ostruiscono e ne influenzano il corretto funzionamento.
Ecco perchè è importantissimo raccogliere e conferire all'isola ecologica il nostro olio usato o, se produttori, accordarsi per il ritiro nella propria sede operativa. Guarda questo video realizzato dal Gruppo Lem.
Raccolta differenziata olio minerale.
L'olio minerale usato (olii lubrificanti nell'artigianato, negli autoveicoli, nell'industria, ecc.) è per la quasi totalità recuperabile. Guarda questo bel video.
Da 100 kg di olio usato si ottengono 68 kg di olio nuovo.
Sono principalmente 3 le modalità di recupero: rigenerazione, termodistruzione e combustione.
Nel 2023 (dati Conou) sono stati raccolte più di 180.000 tonnellate di oli lubrificanti usati, una quantità pari al 98% del raccoglibile.
Lo sversamento di oli esausti su un terreno qualsiasi è un danno ambientale molto grave, perché quando questo rifiuto viene disperso nel sottosuolo deposita un film sottilissimo attorno alle particelle di terra e forma in tal modo uno strato di sbarramento tra le particelle stesse, l'acqua e le radici capillari delle piante, impedendone l'assunzione delle sostanze nutritive. Se l'olio esausto raggiunge la falda freatica forma uno strato lentiforme di 3/5 cm di spessore, che si sposta con la falda stessa verso valle, e può raggiungere pozzi di acqua potabile anche molto lontani determinando gravi conseguenze alla salute pubblica.
Raccolta differenziata pneumatici.
Secondo i dati pubblicati da Ecopneus, nel 2023 sono state avviate a riciclo 187.000 tonnellate di PFU (pneumatici fuori uso).
La gomma ottenuta dal riciclo Pfu è un materiale prezioso, che può essere impiegato in numerosi settori. Si pensi soltanto che ad oggi, oltre 700 chilometri di strada in Italia sono stati realizzati con asfalti modificati con gomma riciclata da Pfu.
Quella di aggiungere polverino di gomma riciclata all’asfalto è una soluzione che fa risparmiare e fa bene all'ambiente: sono infatti asfalti che durano 3 volte in più di quelli tradizionali e contribuiscono ad una riduzione di emissioni di CO2 pari a 300.000 tonnellate/anno.
Ci sono poi tutte le pavimentazioni sportive. Da quelle delle palestre a quelle delle aree giochi per i bambini, dove la gomma riciclata ha una fondamentale funzione antiurto. Fino ai campi da calcio. E poi, ancora, isolanti acustici, arredi urbani. Ora si lavora anche al riciclo chimico e alle applicazioni in ambito industriale.
Guarda questo interessante video realizzato da Ecopneus.
Raccolta differenziata rifiuti ingombranti.
I rifiuti ingombranti sono tutti quei rifiuti domestici di grandi dimensioni che non possono essere conferiti nei contenitori per la raccolta differenziata. Per esempio materassi, lastre di vetro e specchi, damigiane, mobili, divani, ma anche frigoriferi ed elettrodomestici (RAEE).
Ogni Comune deve mettere a disposizione del cittadino sia un'isola ecologica dove poter conferire in autonomia, se residenti, i propri rifiuti ingombranti, sia un servizio di ritiro gratuito a domicilio, o nelle immediate vicinanze, su appuntamento.
Utilizzare il servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti è importante perchè contribuisce in modo fondamentale alla riduzione della parte di rifiuti destinati alla discarica o all'inceneritore.